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domenica 12 ottobre 2008

Che stress!!! LA CRISI!!!! Ma che è sta crisi?

La grande depressione del 1929 è alle porte o no? Bhe nessuno sa i reali effetti della crisi finanziaria di questi giorni; su una cosa si è certi: le conseguenze le vedremo nel 2009 con PIL praticamente in rosso nei maggiori paesi industrializzati. Ma quali sono i motivi della crisi? Si ripete da tutte le parti che è la bolla immobiliare la causa . In parte è vero, ma non è la sola, ne esistono altre e tutte concatenate. Ve le riassumo brevemente: strumenti finanziari ipercomplicati, bolla immobiliare, politica permissiva dei tassi d'interesse, prezzi energetici in aumento, principi contabili discutibili, crisi di fiducia tra le banche e la globalizzazione

Gli strumenti finanziari derivati (ABS, CDO ecc)

Sono alcuni dei prodotti finanziari più complicati fra quanti furono mai inventati, e computerizzati, da mente umana. Tuttavia, è anche una storia semplice. Bisogna partire dalle innovazioni finanziarie di 20 anni fa e dal mercato, il mercato immobiliare americano soprattutto, di sette-otto anni fa.Il Bollettino dell'Harvard Business School salutava nel 1997 il Nobel a un suo professore, Robert C. Merton, con queste parole: «In effetti, usando la formula di Merton, diventa possibile costruire un portafoglio virtualmente privo di rischi». Detto semplicemente, spalmandoli su così tanti prodotti e soggetti economici da rendere il rischio zero, o quasi. C'è chi, pur apprezzando questi prodotti se usati con prudenza, non ha mai creduto al loro valore taumaturgico. Altri, e sempre più, fra cui le grandi banche di Wall Street, alla fine li presentavano come il toccasana. Il tempo crea assuefazione, se tutto fila liscio. E i derivati, così si chiamano, rendevano ottime commissioni.
Come nasce la bolla immobiliare e scoppia
Venti anni dopo (il Nobel a Merton e nel '95 a Robert E. Lucas, il vero custode della teoria, arriva alcuni lustri dopo le scoperte matematiche), entra in scena il mercato immobiliare americano.I tassi sono bassi (tutti osannano l'allora governatore della FED Greenspan, ma a ben vedere rimanere per 3 anni praticamente i tassi a zero è stata forse, tra le concause, quella maggiore). Con la sicurezza garantita dalle formule per i derivati e prodotti analoghi, i mutui vengono offerti anche a chi potrebbe avere difficoltà a pagare (questa tipologia di mutui è chiamata subprime). Non importa, il valore delle case cresce sempre e quindi chi compra oggi guadagnerà domani. E' la corsa al sogno americano. Le commissioni sono laute per chi emette i mutui, chi li vende, chi lo cartolarizza, cioè li suddivide, mescola e impacchetta in prodotti finanziari da rivendere. Questi prendono le vie del mondo (grazie alla globalizzazione che nel campo finanziario ti permette praticamente di vendere e comprare qualsiasi cosa sia negoziata sui mercati da una sperduta landa della Groenlandia).Il meccanismo si inceppa circa 18 mesi fa e si blocca nell'agosto 2007.I tassi devono giocoforza salire per impedire l'aumento dell'inflazione che minaccia i maggiori stati mondiali e la causa è l'aumento speculativo del prezzo del petrolio che segnala sempre nuovi record. I prezzi delle case incominciano a scendere e presto c'è chi si trova col mutuo che vale più della casa. Qualcuno non paga. Il flusso di denaro necessario a onorare le cedole sui titoli legati all'immobiliare e di cui banche, finanziarie e anche stranieri si sono riempiti (rendevano assai più dei titoli del Tesoro), si prosciuga. Incominciano le perdite. I titoli legati al mercato dei subprime crollano e diventano spazzatura.

LA CRISI VERA E PROPRIA
Incominciano le crisi, le vendite stracciate. Primo shock come detto prima è dello scorso agosto 2007. Ma erano solo le avvisaglie. I principi contabili spesso incomprensibili anche per gli addetti ai lavori mascherano le reali perdite che le maggiori istituzioni finanziarie hanno in pancia. La globalizzazione e le fusioni transnazionali contaminano tutti i sistemi finanziari. E quì incomincia la catastrofe!! Le banche che nella loro normale attività devono giocoforza prestarsi denaro per l'operatività, incominciano a diffidare l’una delle altre, praticamente non si prestano più soldi tra loro, perchè hanno paura che l'altra banca possa detenere "titoli tossici" e se si prestano soldi lo fanno chiedono tassi esorbitanti. A niente valgono le iniezioni di liquidità delle banche centrali, si crea la cosiddetta Trappola della Liquidità (x chi ha studiato storia economica è un termine conosciuto) cioè c'è moltissima liquidità ma questa non arriva agli utilizzatori ultimi (imprese, professionisti, casalinghe, ecc.) a tassi convenienti. Ed ecco un’ altra conseguenza: l'Euribor schizza alle stelle e rende ancora più onerose le rate dei mutui a cui è agganciato. Niente riesce a fare nemmeno il tardivo taglio dei tassi da parte della BCE, la cui politica di lotta all'inflazione si è rivelata troppo rigida. In America, la nazionalizzazione di Fannie Mae e Freddie Mac ha annientato l'azionariato, dove sono presenti molte banche Usa. Lehman (storica banca americana i cui titoli obbligazionari erano considerati ipersicuri) è stata atterrata, più di tutto, da 80 miliardi di titoli legati ai subprime e che nessuno sa oggi quanto valgono. E non è finita. Aig, la più grande compagnia assicurativa del mondo è stata letteralmente salvata per i capelli, nazionalizzandola in parte. Merrill Lynch si è salvata fondendosi con Bank of America in meno di 12 ore e Morgan Stanley ha trovato una scialuppa nella più grande banca giapponese. Ad aggravare il quadro, il fallimento del piano di salvataggio dell'amministrazione Bush (colpevole di aver lasciato fare fino a ieri...) poi passato al senato solo dopo innumerevoli cambi. Le indecisioni della scorsa settimana dei leader mondiali che sembravano avere ognuno una ricetta diversa e in contrapposizione alle altre, ha praticamente raso al suolo le capitalizzazioni delle maggiori borse mondiali, costrette a sospendere anche le vendite al ribasso (quelle vendite che consentono di guadagnare anche sui crolli di borsa). Nella storia non sì è mai avuta una perdita di capitalizzazione come questa. La scorsa settimana L'SP Mib40 indice della maggiori 40 società italiane ha perso la bellezza del 22%!! Uno stato che si riteneva finanziariamente solido come l'Islanda ha grosse difficoltà. Finalmente siamo a venerdì prima il G8 ha indicato dei punti programmatici che se coordinati possono essere un buon antibiotico alla crisi. L'Eurogruppo riunito domenica ha finalmente fatto la cosa migliore ha professato unità d'intenti (era il minimo ...perchè altrimenti abbiamo fatto l'Europa unita?!!!) Praticamente scelte le regole mondiali, l'Europa, Asia e America le applicheranno secondo le specificità locali, ma saranno comuni. In che cosa consistono? Allora principalmente sono tre: 1) Ricapitalizzazione statale delle banche in difficoltà (praticamente nazionalizzazioni temporanee) e garanzia dei depositi - 2) Garanzia delle Banche centrali nel così detto mercato interbancario (il mercato dove le banche si prestano soldi): le banche centrali presteranno soldi a getto continuo alle banche a tassi convenienti dietro garanzie anche di titoli non proprio sicuri, queste si spera, non limiterà i crediti alle imprese e alle famiglie- 3) Revisione dei principi contabili atti a valutare in modo omogeneo e veritiero le reali condizioni di una banca. Insomma una svolta, ma con una postilla: in Italia il governo non sborserà un euro visto che le banche Italiane, insieme a quelle spagnole, sono ipercapitalizzate, avendo i conti correnti strapieni di depositi. E siamo a lunedì; alcune cifre: dalla nascita dell’ indice di Milano, quella di ieri è il maggiore rialzo (+11,25%) e lo stesso vale per Tokio (14%) e per i maggiori indici mondiali, poi seguiti da giorni di alti e bassi (dovuti comunque alle logiche prese di profitto). Alla domanda di un amico..allora la cosa è risolta?...rispondo così: sicuramente con questo intervento si è riusciti a stabilizzare i mercati (anche se vedremo ancora una volatilità elevata per alcuni mesi), ma difficilmente si riuscirà ad evitare la recessione (tecnicamente 3 trimestri di fila in Pil negativo) in America e Europa, ma come normale che sia, infatti il ciclo economico naturale questo prevede (fasi di espansione e fasi di contrazione). Da premettere che ci potranno essere notizie che potrebbero allungare i tempi di una stabilizzazione finanziaria, tipo un grosso fallimento nel settore industriale vero e proprio oppure il default di un paese emergente, ma ad oggi non si hanno notizie al riguardo, solo "rumors". Tornando al settore finanziario a quanto sembra le banche stanno incominciando a prestarsi soldi a tassi decrescenti e più vicini al tasso di rifinanziamento della BCE (attualmente 3,75%) ma appunto per vedere un significativo miglioramento bisogna non tanto seguire le borse azionarie, quando l'indice Euribor oggi al 5,3% e che, nelle intenzioni di tutti, dovrebbe scendere a un 4% entro pochi mesi, allora si che si potrà dire di aver raggiunto l'obiettivo, poichè le rate dei mutui e dei prestiti alle imprese saranno molto più leggeri e gli impatti della recessione imminente meno traumatici. Oltre alle misure urgenti occorre ridisegnare una nuova architettura finanziaria, sganciata dalla logica imperante e assolutistica del profitto a tutti i costi e sempre maggiore dell'anno prima, e su questo punto non so fino a che punto si riuscirà a fare una nuova “Bretton Woods”, anche perché ci sono potenze finanziarie che da questa crisi, scossoni borsistici a parte, ne escono super rafforzate (Cina e India).
Detto questo voglio evidenziare lo sciacallaggio mediatico, d'altronde sappiamo come si comportano i nostri media, ma sentire in tv gente che non capisce un “H” di finanza, impaurire le persone arrivando a suggerire di nascondere i risparmi sotto le mattonelle è veramente assurdo. Una cosa è la consulenza sui prodotti che molti operatori "vendono" e che invece andrebbero "consigliati" in base al proprio profilo di rischio, all'esperienza ecc., diverso è il discorso dei depositi. Se non ci sono depositi in banca, la banca non presta soldi a nessuno e una volta bloccato il meccanismo quella si che è una catastrofe!! Ah per chi non lo sapesse...in seguito alle decisioni dell'Eurogruppo, tutti i depositi bancari, ma più in generale, i conti correnti e i titoli obbligazionari di tutte le banche sono garantiti dallo stato!!
Nella speranza di avervi illustrato in maniera semplice la situazione vi posto questa massima di Sir John Templeton – fondatore di Templeton Investments – e considerato, insieme a Warren Buffet, uno dei più saggi e rispettati investitori al mondo:

"Se compri gli stessi titoli degli altri anche i tuoi rendimenti saranno i medesimi. E' impossibile guadagnare di più non differenziandosi dalla maggioranza.Se sei così coraggioso da comprare quando gli altri sono disposti a vendere e vendere quando gli altri sono ansiosi di comprare otterrai la migliore gratificazione. "

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