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Riassunto: Sembra la scusa perfetta per il marito colto in flagrante: "Scusa, tesoro, ma sono nato così, non è mica colpa mia". Scienziati svedesi hanno infatti scoperto il gene dell'infedeltà: una specie di motorino che alcuni maschi hanno nel proprio Dna e altri no. Non solo: la scoperta include pure la possibilità di "curare" il gene malandrino, modificandolo in modo da bloccare il suo effetto, teoricamente al fine di salvare, o meglio proteggere, le unioni matrimoniali. La "medicina" che trasforma un seduttore impenitente nel compagno più fedele e monogamo, per adesso provata soltanto su topolini di laboratorio, ha dato risultati immediati: chissà se un giorno verrà somministrata anche ai playboy umani, e in che modo verranno eventualmente convinti a fare la cura. Il gene in questione agisce sulla vasopressina, un ormone di cruciale importanza nel processo di attaccamento sentimentale e sessuale tra un uomo e una donna. Esaminando un campione di oltre duemila persone, i ricercatori svedesi hanno verificato che gli uomini in possesso del gene restano più spesso scapoli oppure hanno una maggiore probabilità di avere relazioni extraconiugali, problemi matrimoniali e di divorziare, rispetto agli uomini che non ce l'hanno. Le mogli di uomini in possesso del gene, inoltre, sono mediamente meno soddisfatte del proprio matrimonio rispetto alle mogli di uomini che non hanno il gene in questione.
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