Qualcuno potrebbe obbiettare che sul blog ci sono troppi post diciamo spensierati...infatti qualcuno mi ha domandato...."ma non scrivi niente sulla borsa, sui mercati che salgono e scendono in continuo ecc.". Bhe questo non è certo il posto adatto per parlare di concetti che cmq interessano pochi. E poi il mercato azionario in senso stretto non è il solo ambito in cui investo i risparmi dei miei clienti, ci sono anche i mercati obbligazionari, degli etf, dei derivati eccc.
Cmq prendo spunto per parlarvi brevemente del sali e scendi delle borse mondiali e cercarvi di darvi dei dati che servono a tutti a prescindere poi dalla predisposizione a investire di ognuno di noi.
Prima di tutto il sali e scendi in gergo si chiama - VOLATILITA' - e recentemente i mercati azionari hanno registrato una forte turbolenza. Ciò si riconduce a diversi fenomeni fra cui le difficoltà delle banche esposte ai mercati subprime (mutui ad alto rischio d'insolvenza), i timori relativi alla liquidità finanziaria dei mercati creditizi, il prezzo delle materie prime, il valore degli immobili negli Stati Uniti, il livello dei consumi e l'andamento complessivo dell'economia statunitense. Uno degli errori più comuni che gli investitori commettono è lasciarsi attirare nelle fasi positive, quando i mercati toccano livelli elevati, per poi ritirarsi nei periodi di incertezza. Gli investitori tentati dall’idea di vendere le proprie partecipazioni per evitare ulteriori perdite, corrono invece il rischio di lasciarsi sfuggire gli aumenti del mercato che spesso seguono i ribassi. Altri cercano senza successo di entrare e uscire cercando di indovinare il momento positivo o negativo, francamente nn ho visto ancora nessun "mago" capace di predire quando comprare e quando vendere.
Tuttavia è importante non perdere di vista i propri obiettivi di lungo periodo durante fasi di volatilità. L'esperienza mostra che la probabilità di generare profitti e la loro misura dipendono dalla durata degli investimenti, per questo è importante investire a lungo termine.
Nel grafico seguente si vede l'andamento in termini reali e il rendimento medio annuo di un investimento fatto sul mercato italiano negli ultimi 30 anni, si parla di un 16,85% annuo. Qualcuno potrebbe obiettare che 30 anni investiti sull'azionario sono tanti....bhe se vi può consolare a 10 anni il rendimento medio annuo è stato nettamente superiore ai titoli di stato. In via generale, maggiore è la durata
Questo grafico mostra una cosa interessantissima, chi ha cercto di entrare e uscire dai mercati cercando di indovinare il momento, in dieci anni ha perso il 7% annuo. Invece chi è rimasto costantemente investito, anche nei momenti di forte ribasso, alla fine ha portato un 13,6% annuo.N.B.: Non è un invito all'acquisto di strumenti finanziari.
Nessun commento:
Posta un commento